Rischio Incendio (fonte Internet) Il patrimonio forestale italiano, per ampiezza e varietà di specie, costituisce un'immensa ricchezza per l'ambiente, l'economia, l'equilibrio del territorio, per la conservazione della biodiversità e del paesaggio. Ogni anno, purtroppo, assistiamo all'incendio di migliaia di ettari di bosco, molto spesso dovuto a cause dolose, legate alla speculazione edilizia, o all'incuria e alla disattenzione dell'uomo. Le conseguenze per l'equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell'ecosistema molto lunghi. In Italia i boschi ricoprono oltre 9.800.000 ettari del territorio, pari a circa il 32% dell'intera superficie nazionale. Negli ultimi 20 anni gli incendi boschivi hanno distrutto circa 1.100.000 ettari di superficie boscata.
Prevenire gli incendi
Per prevenire gli incendi boschivi molto spesso sarebbe sufficiente rispettare alcune semplici norme di comportamento, così da salvaguardare un patrimonio comune quale è quello boschivo. Le regole basilari, come raccomanda la Protezione civile nazionale, sono: - non accendere fuochi fuori dalle aree attrezzate quando si fanno gite fuori città: è pericoloso e vietato; - non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi nelle aree verdi, o quando si viaggia in auto o in treno; - gettare i rifiuti negli appositi contenitori: se abbandonati, infatti, i rifiuti possono prendere fuoco; - non parcheggiare le automobili in zone ricoperte da erba secca: il calore della marmitta potrebbe incendiarle In caso di principio di incendio o di incendio attivo: - non bloccare le strade per favorire un tempestivo intervento di Vigili del Fuoco, Guarda Forestale, ecc per ridurre i danni e l'estensione dell’incendio - chiamare immediatamente il numero 1515 del Corpo Forestale dello Stato
L’attività di previsione e prevenzione Nella lotta contro il fuoco, riveste grande importanza l'attività di previsione e prevenzione. A tale scopo il Dipartimento della protezione civile ha diramato alle Regioni le linee guida per l'attuazione dei piani regionali antincendio boschivi. Questi piani, aggiornati ogni tre anni ed elaborati su base provinciale, portano alla realizzazione della cosiddetta carta del rischio: su di essa vengono indicati i boschi da difendere e viene segnalata la presenza di eventuali acquedotti, bacini e serbatoi d'acqua, piazzole per elicotteri, piste forestali percorribili da fuoristrada e così via. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, a norma dell'art.5, comma 2, della legge 9 novembre 2001, n. 401, emana gli “Indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi" rivolti alle amministrazioni statali e regionali competenti. Legislazione correlata LEGGE 21 novembre 2000, n. 353 Legge-quadro in materia di incendi boschivi ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 agosto 2007. Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle regioni Lazio, Campania, Puglia, Calabria e della regione Siciliana in relazione ad eventi calamitosi dovuti alla diffusione di incendi e fenomeni di combustione. (Ordinanza n. 3606). ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 ottobre 2007, n. 3624. Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Marche, Molise, Sardegna ed Umbria, in relazione ad eventi calamitosi dovuti alla diffusione di incendi e fenomeni di combustione. (Ordinanza n. 3624) ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 5 giugno 2008, n. 3680. Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza dovuto alla diffusione di incendi e fenomeni di combustione in atto nei territori delle regioni dell'Italia centro-meridionale. (Ordinanza n. 3680).
|